Come trovare la forza per risalire dopo aver toccato il fondo.

Una buona parte di noi, almeno una volta nella vita, ha toccato il suo fondo.

Quando questo accade ci si sente privi di forze, non si riesce a vedere niente di positivo e si entra nel loop del “non c’è più niente che io possa fare”, “sono vecchia/o e non ho più speranze”, “non troverò mai niente che possa soddisfarmi e rendermi felice”, oppure si finisce con il colpevolizzare se stessi dicendosi “non valgo niente, è colpa mia, un altro fallimento, sono una incapace e non merito nulla dalla vita e dalle persone”, e via dicendo..

Quando si arriva a toccare il fondo due sono le scelte che abbiamo davanti:

• Crogiolarci nel nostro dolore, restando seduti a guardare la vita scorrere e passarci davanti

• Prendere coraggio e raccogliere le energie per poter risalire più in alto di prima, risolvendo le ferite del passato, i nodi emotivi, imparando a conoscere più a fondo noi stessi, abbracciando quella parte “buia” del nostro essere intimo accogliendola per poi trasformarla nel nostro miglior alleato e poter, infine, diventare una nuova versione di noi stessi: la migliore.

Cosa non fare

Colpevolizzarsi è una delle prime cose che è bene NON fare. Oggi è noto, a chi studia il cervello e le sue funzioni, che ogni frase che ci si ripete con costanza, nel tempo, creerà una credenza che diventerà difficile da correggere.

Denigrare se stessi, in qualsiasi modo, non porterà altro che sofferenza e continui fallimenti nella nostra vita.

Mai vergognarsi!

La vergogna è il surrogato di una società che non ci permette di fare errori perché “ci devi riuscire al primo tentativo”.

Ma lo sai che Charlie Chaplin venne scartato da diversi produttori perché era ritenuto “troppo particolare e difficile da comprendere”?

Lo sai che Abrham Lincoln, presidente degli Stati Uniti e padre della costituzione statunitense, perse, oltre alle presidenziali nel 1832, il lavoro che gli permetteva di vivere e mantenere la famiglia? Chiese persino un prestito per una nuova attività che fallì esattamente come tutte le attività che tentò di aprire anni prima.

E lo sai che uno dei registi più conosciuti come Steven Spielberg è stato rifiutato per ben tre volte dal college dove voleva studiare e laurearsi e, proprio a causa di ciò, non si è mai laureato ripiegando il suo sogno in quello di regista?

Forse per te possono essere esempi estremi, ma queste che ho nominato sono solo tre persone comuni che ce l’hanno fatta.

Sono cadute diverse volte, ma ogni volta si sono rialzate cercando soluzioni differenti.

Non ha importanza quante volte sbagli perché il successo è dietro l’angolo, devi solo accorgertene e devi volerlo.

Non farsi frenare dalla paura.

Un altro importante scoglio da superare quando non si vede altro che nero e buio attorno a noi è quello di non restare fermi a pensare che, se ci si muove, è inevitabile ricadere e fallire.

Sicuramente è umano avere paura, ma nutrire questo pensiero porterà alla NON AZIONE che equivale al non buttarsi, al non prendere nuove occasioni e possibilità di crescita, non abbracciare il cambiamento.

Quale è il segreto quindi per andare avanti?

Tutti sappiamo che arriva il momento in cui è necessario “voltare pagina”, ma sappiamo anche che non sempre, il cambiamento, avviene in modo immediato.

Non basta buttare via il proprio passato e ricominciare perché bisogna riuscire a guardare dentro il proprio dolore, oltre ai nostri fallimenti, per trovare tutto ciò che non ha funzionato e, una volta capiti gli errori – proprio perché si chiamano errori – dobbiamo trovare il modo di correggerli ricominciando, sì, da zero.

Dobbiamo darci una nuova opportunità che ha, di base, nuove esperienze che ci porteranno più avanti nel nostro cammino.

Si ha bisogno di tempo in questi momenti, ed è necessario imparare a concederselo per poter ricominciare nel miglior modo possibile.

Come disse una grande attrice americana:

“qualche volta le cose buone vanno in pezzi perché cose migliori possano accadere”

“Marilyn Monroe”